PORZIONI: 4
PREPARAZIONE: 180 MINUTI
COTTURA: 30 MINUTI
Ingredienti
- Riso Vialone nano o Riso Roma 500 g
- Zafferano 1 bustina
- Burro 30 g
- Sale fino 1 pizzico
- Caciocavallo stagionato da grattuggiare 80 g
Ragù
- Macinato di maiale 100 g
- Cipolla un quarto
- Burro 20 g
- Passata di pomodoro 120 ml
- Pisellini 80 g
- Caciocavallo fresco 30 g (in alternativa potete usare Provola o Mozzarella)
- Sale qb
- Pepe nero qb
- Olio extra vergine d’oliva qb
- Vino rosso ½ bicchiere
Pastella e Impanatura
- Farina tipo 00 200 g
- Sale fino 1 pizzico
- Acqua 300 ml
- Pan grattato fino qb
- Olio di semi per frittura 1 l
Preparazione
- In una padella antiaderente a bordi alti, versate il riso in mezzo litro di acqua bollente salata.
- Cuocete il riso a fuoco medio senza mescolare per circa 15 minuti; fino a completo assorbimento dell’acqua. Otterrete un riso asciutto e compatto.
- Sciogliete lo zafferano in due cucchiai di acqua calda e unite il riso.
- Unite il burro a pezzetti e il caciocavallo grattugiato, mescolate bene per amalgamare il tutto.
- Versate e livellate il riso su una teglia ampia e bassa.
- Coprite con pellicola per evitare che il riso secchi e lasciate riposare per un paio d’ore fuori dal frigorifero.
- Tagliate la cipolla a dadini e fatela dorare in padella con 2 cucchiai di olio e il burro.
- Aggiungete la carne macinata e fate rosolare bene a fuoco medio.
- Versate il vino e lasciatelo sfumare.
- Aggiungete la passata di pomodoro con un pizzico di sale e pepe e cuocete a fuoco lento con coperchio per circa 15 minuti.
- Aggiungete i piselli e lasciate cuocere fino ad ottenere un ragù denso e rappreso.
- Tagliate a dadini il caciocavallo fresco per il ripieno.
- Preparate una ciotola di acqua per inumidirvi le mani di quando in quando durante il processo.
- Assemblate gli arancini, prendete circa due cucchiai di riso e formate sul palmo della mano un cerchio compatto con una conca al centro per disporvi all’interno un cucchiaino di ragù e due o tre cubetti di formaggio.
- Prendete un altro cucchiaio di riso e disponetelo sopra la base dell’arancino per chiuderlo; modellate dandogli una forma rotonda e compatta della grandezza di un’arancia. (La giusta dimensione di un arancino è di circa 150 g.)
- Quando tutti gli arancini sono pronti, versate in una ciotola capiente la farina setacciata, un pizzico di sale e l’acqua. Mescolate con una frusta fino ad ottenere una pastella cremosa e senza grumi.
- Disponete il pangrattato in una teglia ampia, con bordi alti. Tuffate gli arancini uno ad uno nella pastella, ricoprendoli interamente poi rotolateli delicatamente nel pan grattato.
- In un pentolino portate l’olio a 170°; friggete un arancino alla volta per non abbassare la temperatura dell’olio: quando saranno ben dorati potrete scolarli ponendoli su un vassoio con carta assorbente.
- Gustate gli arancini ben caldi. (Potete anche conservarli in frigo per un paio di giorni.)
Curiosità
Gli arancini sono un prodotto tipico di Messina e Palermo, ma vengono cucinati in tutta la Sicilia in diverse varianti.
Ogni giorno è buono per mangiare gli arancini, ma in particolare a Palermo, il 13 dicembre è speciale perché si festeggia Santa Lucia e se ne consumano milioni.
Hanno origini molto lontane: gli arabi erano soliti condire il riso con zafferano, spezie e carne. Ma è all’epoca di Federico II che essi assumono la classica forma a sfera e la panatura croccante.
Gli arancini erano infatti un ottimo cibo da “asporto” ideale da portare con se durante battute di caccia.